Storyweek #28
#01
Vivere le vite degli altri ci sta trasformando in una generazione di depressi
Se esistesse una macchina capace di misurare la felicità delle persone, e di trasformarla in un valore numerico, come il contatore Geiger fa con la radioattività, probabilmente tutti ci sottoporremmo al test. Forse non tanto per sapere quanto siamo contenti, cosa che pure ci sarebbe molto utile, quanto per avere contezza di quanto lo sono gli altri, aldilà dei sorrisi di facciata e delle apparenze
#02
David Foster Wallace ci ha resi uomini schifosi?
Che tipo di mascolinità abbiamo ereditato da David Foster Wallace?
Da un romanzo come Infinite Jest e dagli innumerevoli saggi e articoli memorabili contenuti in raccolte come Tennis, TV… o Considera l’aragosta possiamo imparare molto su come usare l’ironia non come frullatore semantico, ma come strumento per scavare, o almeno graffiare, il monolite della nostra cultura.
#03
Jack Ma di Alibaba: «Lascio perché voglio morire su una spiaggia, non in un ufficio»
Jack Ma, presidente del gruppo Alibaba, lascerà l’azienda fra dodici mesi per dedicarsi alla filantropia. Una scelta che probabilmente vorremmo fare tutti, ma che non tutti possono permettersi di fare.
#04
L’Italia è un Paese che odia i cervelli (peggio ancora se giovani, donne e stranieri)
Qual è il Paese in cui più studi, meno lavori? In cui le donne si laureano il doppio degli uomini, ma hanno il record di inattività? In cui gli stranieri laureati hanno paghe dimezzate rispetto ai loro colleghi italiani? Benvenuti in Italia, il Paese fondato sugli alibi e l’odio per chi ne sa di più.