GA4 nasce dalla versione base introdotta nel 2019, ma cambia radicalmente la logica di raccolta dei dati, potenziando l’integrazione con le altre piattaforme e ovviamente favorendo l’utilizzo dei sistemi di machine learning. Si punterà molto anche sulla gestione della privacy, tema caldo degli ultimi anni, dalla raccolta degli indirizzi IP a quella dei dati forniti dai cookies.
La configurazione iniziale e la lettura dei nuovi dati forniti da GA4 richiederanno conoscenze tecniche importanti, difficili da improvvisare; la sfida, infatti, sarà proprio avvicinarsi alla piena comprensione dei percorsi multipiattaforma degli utenti.
In breve, le principali novità riguarderanno:
Interfaccia utente: è il caso di dire “less is more”, perché se da una parte la versione apparirà molto più semplice agli occhi dell’utente, questo passaggio sarà il risultato di un aumento di dati da analizzare, non più fruibili con i classici strumenti di reportistica istantanea.
Bye bye frequenza di rimbalzo: una delle metriche più note verrà sostituita dall’engagement rate, che porterà con sé ulteriori metriche collegate al sistema di lettura dei dati.
La forza degli “Eventi”: se il precedente Universal Analytics si basava sulle sessioni e sulle informazioni utente, con GA4 ogni interazione diventerà un evento.
“Esplora”, e non è solo un invito: il tool sembra propendere sempre più verso un linguaggio per soli addetti ai lavori, motivo per cui la sezione “Esplora”, seppur nella sua complessità, sarà la vera chiave per strutturare una reportistica valida ed efficace.
Insomma, un cambiamento importante, che partirà dall’interfaccia grafica allo sviluppo di metriche nuove più specifiche.
In conclusione, come costruiremo i report? Come ottimizzeremo le campagne? Se leggere i dati non è mai stato il tuo forte e temi che in futuro non riuscirai a interpretare l’andamento del tuo business, c’è sempre qualcuno pronto a spiegarti il mondo del data analytics.
Potremmo essere noi, ma prima conosciamoci e parliamone un po’ ;)