Storyweek #10
Il meglio del web (e non) con i nostri #storyweek con i nostri auguri alla coppia della settimana per l’arrivo del “baby raviolo”.
#01
Rappresentare, allineare e immaginare futuri possibili
Le mappe sono rappresentazioni, un tentativo di tradurre la complessità in una forma comprensibile. Sono usate per rappresentare e descrivere servizi, esperienze e sistemi nel modo in cui li comprendiamo, o come vorremmo che fossero.
Oltre a rappresentare la complessità che viviamo e che condividiamo le mappe hanno un altro fondamentale obiettivo: l’allineamento.
Rallentare, riflettere, orientarsi
Dove siamo? Qual è lo stato attuale? Com’è tutto collegato? Dove possiamo andare? Come ci arriviamo? Le mappe aiutano a rispondere ed esplorare.
#02
Come cancellare i dati delle app che hai autorizzato su Facebook
Mentre il titolo di Facebook in Borsa reagisce (male) al caso di Cambridge Analytica, gli utenti del social network staranno pensando – probabilmente per la prima volta – alla quantità di applicazioni che hanno usato negli anni e alle quali hanno lasciato libero accesso, in termini di raccolta dati.
C’è un modo per scoprire quante sono quelle applicazioni che nella maggioranza dei casi saranno servite una volta o poco più.
#03
Call to action, i consigli per farle bene in italiano
Le persone comprano solo quando sono pronte a comprare. Magari lo sono, ma non lo sanno ancora e, allora, un bravo copywriter fa in modo di prenderle per mano e persuaderle (con etica, stile, grazia).
#04
E Leone (Lucia Ferragni) è il nuovo royal baby
È nato il royal baby influencer Leone Lucia. Dalla notizia dell’arrivo del primogenito Ferragni-Fedez, in Rete non si parla d’altro. Con due genitori da 17 milioni di follower, migliaia di regali e un quadro astrale ben definito, Leo (o Baby Raviolo) è già una star.
#05
Bisogna scrivere bene
Il cattivo uso delle parole confina spesso col cattivo uso del pensiero, nel senso che si adoperano parole o locuzioni stantie per dire cose sciocche: la trivialità dell’espressione produce (ed è il prodotto di) opinioni triviali. Per questo sfuggire ai cliché e alle frasi fatte è tanto importante: perché non si tratta soltanto di parlare o scrivere bene, ma si tratta di resistere a tutte le sciocchezze, le banalità, le idee trite che quasi inavvertitamente assorbiamo attraverso la conversazione quotidiana, i giornali, la radio, la tv, internet, la scuola (sì, anche la scuola), e insomma di pensare bene.